Qui è Lourdes

Il ‘fac-simile’ della grotta di Lourdes nella chiesa parrocchiale di Bulliana

Era il 29 agosto 1912 quando don Bartolomeo Maron Pot, parroco di Bulliana dal 1902 al 1945, esaudì il desiderio di costruire nella chiesa parrocchiale un fac-simile della grotta ove a Lourdes avvennero, poco più di cinquanta anni prima, le apparizioni della Madonna a santa Bernardetta Soubirous.
Ecco quanto “Il Biellese” dell’epoca scrisse sotto il titolo di “Inaugurazione della grotta di Lourdes a Bulliana”. “Il fac-simile della roccia di Massabielle di Lourdes, ove più di mezzo secolo fa la Madonna comparì all’umile fanciulla Bernardina Soubirous, sotto l’abile mano dello scultore Pietro Mosca(1) sta per vedere il compimento. Lourdes è un’oasi di miracoli, il più bel segno dell’immenso amore della Madonna verso la sofferente umanità e nello stesso tempo una sfida eloquente all’invadente incredulità. Perciò il bisogno di una Grotta di Lourdes sentivasi anche da noi e per Bulliana è un fatto compiuto. Ecco pertanto il programma delle solenni feste d’inaugurazione che si vanno preparando, coll’intervento di S. E. Mons. Andrea Masera:

29 Agosto 1912, Giovedì – ore 19,30: ricevimento di Mons .Vescovo, Benedizione ed inaugurazione della Grotta di Lourdes, Discorso e Benedizione col SS. Sacramento.
30 e 31 Agosto, Venerdì e Sabato – ore 4,30: Messa letta con fervorino; ore 6: Messa letta – ore 8 : Messa letta di Mons. Vescovo alla Grotta di Lourdes ; ore 20: Rosario, discorso di Mons. Vescovo e Benedizione
1 Settembre, Domenica – ore 6,30: Messa letta di Mons. Vescovo con Comunione generale. Ore 10: Messa solenne con assistenza Pontificale e discorso; ore 15: Rosario alla Grotta di Lourdes, Processione al Santuario della Brughiera col Simulacro della Madonna e accompagnamento della Banda Musicale di Trivero. Il Simulacro verrà portato dai maggiori offerenti; discorso e Benedizione Pontificale.
2 Settembre, Lunedì – ore 4,30 Messa letta con fervorino. Ore 6: altra Messa.
Ore 8: Messa di Mons. alla Grotta. Ore 9: Messa ed esposizione del SS. Sacramento. Ore 15: Vespri solenni, discorso e Benedizione. Ore 20: Rosario alla grotta, Discorso, Benedizione.
3 Settembre, Martedì – ore 10 S. Messa Solenne.
Ancor più interessante è la cronaca, scritta dall’ignoto corrispondente locale (che si siglava ‘l. l. r’.), apparsa sullo stesso giornale, all’indomani dei festeggiamenti che “segnarono una pagina gloriosa nella storia religiosa della Parrocchia”. Il Vescovo di Biella, mons. Andrea Masera, ed il suo segretario don Pozzo giunsero a “Valle Superiore Mosso” il 29 settembre 1912, alle ore 19, con l’automobile messa a disposizione dal commendator Cerino Zegna. Dopo aver ricevuto gli ossequi dalla famiglia del cav. Silvio Sella, dal rettore del locale collegio e dalla gente della borgata, il Vescovo proseguì “a piedi sino alla vicina Bulliana, atteso dal clero del vicariato e dalla popolazione festante, che stipava letteralmente la piazza e la Chiesa”.
Il triduo si svolse nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Molti fedeli, “prima di recarsi ai lontani lanifici o ai consueti lavori domestici”, frequentarono le messe mattutine delle quattro “con slancio ammirevole”. La giornata di domenica fu “un vero trionfo sia per la Comunione generale che per la solenne processione”. La statua “avvolta in una splendida corona di fiori, donata dalla gentilezza dell’ill.mo Cav. Silvio Sella, salì per la comoda strada sino al Santuario della Brughiera, fece il giro della piazza intorno ai due edifizi e ritornò alla Chiesa parrocchiale per essere deposta nella nicchia” della grotta. La banda musicale di Trivero prestò ottimo servizio. “La folla, qui accorsa da Trivero, da Mosso, da Crocemosso e da tutte le parrocchie circostanti, così pure gli uomini e i giovanotti numerosi che gremivano il piazzale della Brughiera, tennero un contegno rispettoso, commossi tutti nel vedere in mezzo a noi tanto slancio di divoto entusiasmo, nella gara del trasporto della Madonna e nella generosità delle offerte che venivano da persone d’ogni condizione”. La partecipazione arrivò al culmine quando la processione raggiunse la chiesa parrocchiale e in particolare quando di vescovo ricordò “l’ultimo strepitoso fatto nella guarigione avvenuta a Lourdes, nella persona di Natalina Cena, torinese”.
Il vescovo e il suo segretario furono presenti anche durante le “sante quarantore” che si svolsero lunedì e martedì “attirando sempre una gran folla di gente, lieta di tanta fortuna, non mai provata a Bulliana. La messa solenne di Domenica, con assistenza pontificale, venne celebrata dal Rev.mo Mons. Rey, Vicario di Trivero; quella di lunedì dal M. R. D. Zublena, cappellano di Crocemosso; quella di chiusura di martedì, alla quale Monsignore assisté ‘cum cappa’, fu celebrata dal M. R. D. Silvio Lesna, Rettore del Collegio Sella di Valle Superiore Mosso”.
Tutte le funzioni furono accompagnata dal suono dell’organo(2) della parrocchiale e “dall’orchestra composta dall’organista Barberis di Pratrivero, don Rinaldi, arciprete di Crocemosso, don Giusto Fagnola e don Celeste Foglia, maestri e cappellani di Castagnea e di Trivero-Vico”.
Il cronista non manca di fare un ampio cenno all’artistica grotta, “la prima nel Biellese”, dovuta “alla nota valentia” dell’artista Pietro Mosca di Occhieppo. Essa “occupa interamente la (la seconda cappella n.d.a.) cappella laterale sinistra di chi entra nella chiesa di Bulliana, senza tuttavia guastare per nulla le decorazioni dell’ornato delle due lesene laterali, anzi compiendole in modo ammirevole. Essa è costrutta parte in muratura e parte in gesso e composizione robustissima che resiste al tempo. Nel concavo a sinistra ammirasi la statua della fortunata Bernardetta Soubirous cogli occhi rivolti verso la statua della Madonna nell’estasi beata dell’attesa e della preghiera. La Vergine poi, lavoro squisito dalle divine fattezze, sta in alto a destra, in apposita nicchia, ove una luce varia, artificialmente e naturalmente combinata, dà risalto alla gloria dell’apparizione celeste, comunicando al riguardante una pace, una celestiale visione di cose che attraggono alla preghiera. Tutta la grotta presenta il vero aspetto naturale, ed è qui che risalta la valentia dell’artista, che imita con un’arte creatrice sentitamente ammirabile. Le roccie (sic) di Massabielle e le rive del Gave sono in color grigio scuro, perfettamente imitate….”
“E Monsignore che fu più volte a Lourdes, appena messo il piede sull’altarino, dovette esclamare: Qui è Lourdes!”.
Sono stati riportati quasi integralmente i due articoli del giornale Il Biellese, usciti prima e dopo i festeggiamenti dell’estate 1912, per trasmettere a chi legge oggi quanto l’evento fosse stato sentito e dalla gente e dal clero della diocesi biellese. L’annuncio e la cronaca a mezzo stampa costituiscono probabilmente gli unici documenti in merito alla manifestazione. Nessuna registrazione infatti né di offerte né di spese emerge dal libro dei conti della parrocchia(3). Da testimonianze orali si sa che concorsero con offerte non solo gli abitanti di Bulliana, ma anche quelli dei paesi vicini, in particolare quelli di Mosso grazie al loro parroco don De Bernardi.
Don Bartolomeo Maron Pot continuò a celebrare la ricorrenza dell’11 febbraio con particolare solennità. Grazie al fervore dell’allora parroco di Bulliana la festa è diventata tradizione e vede a tutt’oggi un grande concorso di fedeli provenienti dal Triverese, dal Mossese e non solo. In passato la celebrazione veniva preparata con una novena di sante messe richieste da persone devote. La messa delle ore 11, la più solenne, veniva celebrata dal vicario di Mosso. Nel bollettino parrocchiale di gennaio-marzo del 1950 don Angelo Bergamo (parroco di Bulliana dal 1946 al 1996, ossia il successore di don Maron Pot) scriveva: “11 Febbraio – festa di Lourdes – la nota caratteristica di quest’anno sono stati i fanciulli di Mosso e di Bulliana che, con i loro canti e preghiere, hanno sottolineato l’unione tra le due parrocchie”. Dalle pubblicazioni periodiche di don Bergamo apprendiamo anche che il 25 maggio 1947 fu organizzata dagli oftaliani della Sottocommissione di Mosso la giornata lourdiana: “gli ammalati furono fatti accomodare in apposite seggiole davanti alla cappella di Lourdes”.
Negli ultimi anni, non di rado, la ‘piccola’ Lourdes riprodotta a Bulliana ha visto la presenza del vescovo di Biella mons. Massimo Giustetti in occasione della ricorrenza dell’11 febbraio. Nel 2001, d’intesa con la commissione liturgica diocesana, la grotta è stata totalmente restaurata dall’allora parroco don Dino Lanzone grazie ad un gruppo di volontari guidati da Luciano Garbaccio(4). Durante questi lavori sono stati rinvenuti alcuni scritti recanti suppliche alla Madonna.

Renata Giacomone Piana

Note

(1) Il Pietro Mosca indicato dovrebbe essere lo scultore e plasticatore che modellò le statue all’interno della cappella di san Giuseppe ad Oropa (lungo il tracciolino) voluta dalla comunità di Pralungo all’inizio del Novecento (1904).
(2) L’organo della parrocchiale di Bulliana è stato costruito nel 1875 dall’organaro Camillo Bianchi ed è inserito fra gli organi storici del Biellese. Il costo fu sostenuto grazie alle offerte dei parrocchiani. Era all’epoca parroco don Giovanni Battista Fantone (a Bulliana dal 1844 al 1901).
(3) Nel libro dei conti della Parrocchia, che decorre purtroppo solo dal 1851, in calce al rendiconto dell’anno 1912, dove non c’è alcuna registrazione inerente alla cappella di Lourdes, compaiono le firme di don Bartolomeo Maron Pot, parroco, e di due amministratori laici: Fila Ribattino Pietro e Botta Quirico.
(4) Durante i lavori di restauro del gennaio 2002 furono tolti “l’altarino, semplice, colla mensa, le colonnine e la predella in cemento uso marmo” (la descrizione virgolettata è quella del cronista dei festeggiamenti dell’estate del 1912).
(5) Nella giornata dell’11 febbraio nella chiesa parrocchiale di Bulliana si celebravano tre messe: alle ore 8.30, alle 11 e alle 15.

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